Settimana Santa

Sabato Santo

  • Ore 8.30 Celebrazioni delle lodi e dell’Ufficio delle letture nella Chiesa di San Martino I Confessori sono a disposizione al mattino nella Chiesa di San Martino fino alle 12.00
    Al pomeriggio sono a disposizione presso la Chiesa del Rosario dalle 14.30 alle 18.00
  • Ore 21.00 SOLENNE VEGLIA PASQUALE presso la Chiesa del Rosario

Dal Vangelo secondo Matteo (citato nel Responsorio dell’Ufficio delle Letture) Mt 27, 62-66

Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: È risuscitato dai morti. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». Pilato disse loro: «Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete». Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.

PAROLE DEL SANTO PADRE

La tomba è il luogo dove chi entra non esce. Ma Gesù è uscito per noi, è risorto per noi, per portare vita dove c’era morte, per avviare una storia nuova dove era stata messa una pietra sopra. Lui, che ha ribaltato il masso all’ingresso della tomba, può rimuovere i macigni che sigillano il cuore. Perciò non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare, perché Dio è fedele. Non ci ha lasciati soli, ci ha visitati: è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte. La sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro: oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita. Sorella, fratello, anche se nel cuore hai seppellito la speranza, non arrenderti: Dio è più grande. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola. Coraggio, con Dio niente è perduto!  Basta aprire il cuore nella preghiera, basta sollevare un poco quella pietra posta all’imboccatura del cuore per lasciare entrare la luce di Gesù. Basta invitarlo: vieni, Gesù, nelle mie paure e di’ anche a me: “Coraggio!”. Con Te, Signore, saremo provati ma non turbati e qualunque tristezza abiti in noi, sentiremo di dover sperare perché con Te la Croce sfoci in resurrezione, perché Tu sei con noi nel buio delle nostre notti, sei certezza nelle nostre incertezze, parola nei nostri silenzi. E niente potrà mai rubarci l’amore che nutri per noi. (Omelia Veglia Pasquale, 11 aprile 2020)