Salesiani Cooperatori

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I COOPERATORI: VERI SALESIANI NEL MONDO

Programma della giornata del Cooperatore: Forlì 24 Marzo 2019

Il gruppo dei cooperatori di Ferrara e Codigoro, Chiesa di S. Martino, 27 Gennaio 2019 Festa di Don Bosco

Autentici salesiani, ma “esterni”

I Salesiani Cooperatori sono stati fondati da Don Bosco ufficialmente nel 1876, anche se di fatto essi esistevano fin dai primi tempi dell’Oratorio di Valdocco. Sono laici o sacerdoti autenticamente salesiani, distinguendosi per il solo fatto di essere esterni come li definiva Don Bosco.

Egli scriveva infatti nel Regolamento definitivo del 12 luglio 1876:

«…Costoro, facendosi Cooperatori Salesiani, possono continuare in mezzo alle loro ordinarie occupazioni, in seno alle proprie famiglie a vivere come se di fatto fossero in Congregazione. Ai Cooperatori Salesiani si propone la stessa messe della Congregazione di S. Francesco di Sales cui intendono associarsi».

È una vocazione

Nel linguaggio odierno quella del Cooperatore è una vocazione salesiana secolare, cioé il Cooperatore è un vero salesiano nel mondo.

Dallo Statuto (art. 2 §1): «Impegnarsi come Salesiani Cooperatori è rispondere alla vocazione salesiana, assumendo un modo specifico di vivere il Vangelo e di partecipare alla missione della Chiesa. È un dono e una libera scelta, che qualifica l’esistenza».

PERCHÉ SI DIVENTA COOPERATORI

Non si diventa Cooperatori per assumersi l’onere di un’altra attività in cui impegnarsi; lo si fa invece per corrispondere ad un appello del Signore, che continua a convocare mediante il carisma salesiano.

Rispondere dopo un adeguato discernimento porta all’obbedienza ai piani di Dio e alla Sua volontà.

Per chiarirci il perché di questa vocazione è utile rifarsi a quanto scritto da don Bosco nel suo regolamento originario, sotto il titolo Scopo dei Cooperatori Salesiani: «Scopo fondamentale dei Cooperatori Salesiani è di fare del bene a se stessi grazie a un tenore di vita, per quanto si può, simile a quello che si tiene nella vita comune».